Il tempo passa e il futuro arriva, che lo vogliamo o no. E se non vogliamo essere spiazzati dagli eventi, dobbiamo imparare a prepararci con le giuste strategie.
I futures studies, gli studi di futuro, sono una disciplina sviluppata da poco più di 70 anni, in ambito militare e strategico, hanno lo scopo di esaminare sistematicamente e valutare futuri possibili, probabili, e preferibili. L’esplorazione dei futuri alternativi, a sua volta, ha lo scopo di assistere persone e organizzazioni nello scegliere e creare i futuri più desiderabili; l’ambizione più generale è mantenere o migliorare il benessere dell’umanità e la capacità di auto-sostenersi dello stesso pianeta Terra. I vantaggi di applicare i metodi propri dei futures studies nelle strategie o nelle politiche pubbliche sta nel coltivare e diffondere un’attitudine pro-attiva e anticipativa (“preparo le condizioni per rendere possibili i futuri più desiderabili”), rispetto al dilagante approccio reattivo (“corro a spegnere l’incendio quando lo vedo”). Collegata ai futures studies c’è una “futures literacy” (alfabetizzazione ai futuri) che consiste nella capacità di “usare futuri per influenzare il presente”, riconoscendo i cambiamenti in atto e in arrivo, le discontinuità più rilevanti, esplicitando visioni e prospettive di lungo periodo.